L’ESPERIMENTO DI CHURCH…

"È un topolino minuscolo, impaurito e molto affamato quello che vive in una piccola gabbia nel laboratorio per esperimenti del dottor Russel Church, ricercatore della Brown University.

La piccola cavia, X, ha veramente bisogno di mangiare, è da parecchio tempo che digiuna.
Lui lo sa come procurarsi il cibo, lo sa che basta premere una leva per far scendere l’agognato premio che servirebbe a riempirgli la pancia.
In fondo è stato concepito e addestrato per questo.

È molto intelligente, come tutti quelli della sua specie, e ci ha messo poco a capire il meccanismo della gratificazione: l’unico modo per ottenere da mangiare è tirare la stramaledetta leva. Eppure non lo fa, da diversi giorni non mette niente in bocca.
Il congegno non è cambiato ma lui quella leva non la vuole proprio tirare.

Il fatto è che, in una gabbia adiacente alla sua, hanno piazzato uno come lui, Y, un topolino piccolo e spaventato, le cui zampette esili poggiano su una griglia elettrizzata.
Ed ogni volta che X tira la leva una violenta scossa elettrica attraversa il reticolato posto ai piedi del suo vicino di cella e lo fa ballare sui carboni ardenti.

X ci ha messo poco a fare la connessione, a dedurre che la leva per lui è salvezza mentre per Y è morte.
E ha deciso di non tirarla più, che è meglio crepare di fame piuttosto che vedere e sentire il suo compagno di prigionia contorcersi dal dolore, piuttosto che è essere l’esecutore materiale di quella sofferenza.

E tutto ciò nonostante X, non abbia mai visto prima quell’altro topolino, non ne conosca l’odore, non gli sia familiare alla vista. Entrambi sono nati in cattività, destinati ad essere cavie; non immaginano la vita della colonia, forse non hanno mai nemmeno socializzato con un loro simile, sicuramente non sono mai stati liberi ne lo saranno mai.

Eppure X ha dentro una forza che gli dice di non premere quella leva, di non infliggere quel dolore, costi quel che costi, perché è sbagliato, perché è immorale, perché prova empatia per quell’essere come lui, e diverso da lui, che combatte e soffre per vivere.

X non lo sa, ma lui non è che l’ultimo di una serie di cavie, tutte sottoposte allo stesso crudele esperimento, che si sono rifiutate di tirare quella leva, in nome della propria natura, del proprio istinto, della propria volontà di esercitare quella libertà che non hanno mai avuto."

“L'Ucraina potrebbe diventare il paese più ricco d'Europa grazie ai suoi minerali critici del valore di 10-12 trilioni di dollari. Non possiamo permettere che questa ricchezza finisca nelle mani di Putin e venga condivisa con la Cina”.

A dichiararlo è il senatore statunitense Lindsey Graham durante un’intervista sulla CBS. Graham, uno dei più convinti sostenitori della necessità di continuare a fornire armi e aiuti all'Ucraina nella guerra contro la Russia, ha affermato che "Se aiutiamo l'Ucraina ora, potrebbe diventare il miglior partner commerciale che abbiamo mai sognato”.

"Quei 10-12 trilioni di dollari di risorse minerarie critiche potrebbero essere utilizzati dall'Ucraina e dall'Occidente. Aiutiamo l'Ucraina a vincere una guerra che non possiamo permetterci di perdere”.

Che sia questo allora il vero scopo dell’Occidente, ben nascosto dietro la favoletta della “battaglia per la democrazia, i diritti umani e la libertà? A voi il giudizio.

Senatore statunitense Lindsey Graham. L'occidente ha bisogno dell’Ucraina:
gli ucraini sono seduti su una miniera d'oro. Dare a Putin 10 o 12 trilioni (15 zeri) di dollari di minerali essenziali da condividere con la Cina è ridicolo!

Pillola di Frank Suarez
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La prova per cui i bambini nascono connessi a una coscienza evoluta, parlano e si comportano attraverso di essa, la mente c'entra ben poco, cosa che sta accadendo soprattutto negli ultimi anni...

...un altro dei motivi principali per cui creano pandemie mediatiche, vaccini e "sterilizzazione di massa".

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RIASSUNTO DEL VERTICE DI PACE

Più nel dettaglio la prima giornata del "vertice di pace" in #Svizzera... La politica è soprattutto esibizione.

La prima cosa che si trova letteralmente in superficie è il culmine dell'impotenza. È proprio l’i#mpotenza dell’#Occidente a imporre la propria volontà alla #Russia.

Dopotutto, se avessero davvero voluto la pace, avrebbero potuto ottenerla un anno fa. Ma un anno fa speravano che Kiev, armata di equipaggiamento occidentale, avrebbe inflitto una sconfitta militare a Mosca dettando così alla #Russia i termini della sua #resa.

Ecco perché un anno fa non pensavano nemmeno alla #pace. E si ricordarono di lui solo quando anche l'ultimo idiota (ad esempio, il Primo Ministro del Canada) si rese conto che il regime nazista di Kiev, che avevano alimentato, armato e incitato contro la Russia per molto tempo, aveva perso.

#ThisIsNotForMe
#NonInMioNome

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