Per gli amanti dello smartphone e dei contratti delle catene eteriche. Nel primo video Franco Del Moro si riferisce all'altro video

Ancora non riesco a capire cosa cazzo ci fanno le persone con in mano questi smartphone dalla mattina alla sera in tutti i posti e in tutti i momenti. La foto mostra alcuni ragazzi che fissano gli smartphone al Rijksmuseum di Amsterdam, accanto al dipinto di Rembrandt “La ronda di notte”.
Ma perché io ho ancora un telefono di 11 anni fa? Eh sì, io sono l'anormale, gli altri hanno contribuito a sdoganare il Green Pass col QRcode... loro sono i buoni.
La responsabilità personale si miscela a quella universale nella misura in cui si partecipa a cose che vanno a carico dell'umanità. Se hanno deciso un green pass QRcode, lo hanno fatto perché anche tu avevi uno smartphone.
Questa si chiama complicità, poi non venitemi a dite: "Non so perché, ma non mi sento proprio bene"...
I più"poverettti" di tutti sono coloro che credono che con un click da smartphone possono portare avanti il lavoro anche stando alle Maldive e facendo muovere gli altri ch stanno altrove a lavorare per lui: questi sono i più poveri illusi di tutti. Per avere una cosa la devi creare, costruirla e seguirla e farla crescere: SOLO ALLORA AVRI IL POTERE SU DI ESSA, anche dalle Maldive. Il problema non è l'automazione, il libro 4 ore alla settimana insegna, ma lo è il concetto di credere di essere ad un livello in cui con un click puoi pilotare il mondo senza aver costruito niente: è pura ILLUSIONE. Chi ha letto TOPOLINO sa cos'è la sindrome da Filo Sganga, quello che voleva diventare ricco come Zio Paperone solo cercando "affari" incredibii affinchè con un colpo di fortuna potesse fare tanti soldi. Paperone li creava, Sganga era solo UN POVERO ILLUSO che era ed è rimasto sempre un poveraccio. Come tanti altri.