Forwarded from Vincent Sanders Channel
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Barcellona 06 novembre 2024 , ore 12:00
HAARP ,QUANDO IL CIELO CADE SULLA TERRA !!! 🙄🙄🙄🙄🙄🙄🙄🙄🙄🙄 Time-lapse accelerato, località Castelldefels, nei pressi di Barcellona. 😳😳😳😳😳😳 Unitevi al Vincent Sanders Channel https://t.me/Osiride1/
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Forwarded from NICOLAI LILIN
La maledizione di Zelenskij colpisce ancora!
Dai, sentiamoci una bella canzone:
https://www.youtube.com/watch?v=8DvcZha4W9M
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YouTube
Jerry Cantrell - Afterglow (Official Music Video)
Official music video for "Afterglow," from my new album, I Want Blood.
Stream "Afterglow": https://lnk.to/jc-afterglow
Shop merch and vinyl: https://shop.jerrycantrell.com/
Official website: https://jerrycantrell.com
Director, Cinematographer, Editor: Matt…
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Official website: https://jerrycantrell.com
Director, Cinematographer, Editor: Matt…
Forwarded from Difendersi Ora - Avv. Fusillo (Alessandro Fusillo)
CARTA D’IDENTITA’ ELETTRONICA
Cerchiamo di capire come funziona la CIE, cosa fare per evitare di farsela assegnare e come limitarne i danni.
Secondo l’art. 35 del DPR 445/2000 la carta d’identità non è un documento necessario. Può essere sostituita da altri documenti come il passaporto o la patente. Si può avere solo il passaporto e non la carta d'identità.
Come fare per evitare il rilascio della CIE
I Comuni sono obbligati a rilasciare il vecchio documento cartaceo nelle seguenti ipotesi:
– motivi di salute che impediscono al soggetto di recarsi presso gli uffici comunali;
– viaggio all’estero in data imminente;
– visita medica per accertamento invalidità in data vicina;
– partecipazione a concorsi pubblici in data imminente;
– consultazione elettorale.
Chi si trovi in una simile situazione può chiedere il rilascio del documento cartaceo a vista.
Quali sono i dati che la CIE deve contenere obbligatoriamente?
Ai sensi dell’art. 66, commi 3 e 4, del decreto legislativo 82/2005 (codice dell’amministrazione digitale) ci sono dati obbligatori e dati facoltativi che il richiedente può scegliere di non inserire nella CIE.
Dati obbligatori:
– i dati identificativi della persona, cioè nome, cognome, luogo e data di nascita
– il codice fiscale
Dati facoltativi, a richiesta dell’interessato:
– gruppo sanguigno,
– scelta se donare gli organi,
– dati biometrici primari (immagine del volto) e secondari (impronte digitali) con esclusione, in ogni caso, del DNA,
– numeri di telefono,
– indirizzi di posta elettronica.
È possibile che l’incaricato del rilascio della CIE vi dica che ai sensi del decreto ministeriale dell’8 settembre 2022 o dell’art. 3 TULPS (RD 773/1931) è necessario il rilascio dei dati biometrici. È falso. La norma di legge che regola la CIE (art. 66, commi 3 e 4, del decreto legislativo 82/2005) prevede solo i dati obbligatori indicati sopra per cui è lecito RIFIUTARE IL CONSENSO al rilascio degli altri dati.
In altri casi i funzionari dei Comuni hanno fatto presente che secondo il Regolamento UE 2019/1157 il rilascio delle impronte digitali sarebbe obbligatorio. Non è così. Il Regolamento 2019/1157 si riferisce alle CIE per la circolazione nell’UE. Pertanto, in caso di rifiuto di rilascio delle impronte digitali il Comune rilascerà una carta d’identità non valida per l’espatrio. Inoltre, il Regolamento 2019/1157 prevede che i dati biometrici siano inseriti solo nella tessera consegnata al cittadino e che debbano essere cancellati dall’amministrazione entro 90 giorni dal rilascio della CIE.
Il Comune non può conservare i dati biometrici primari (immagine del volto) e secondari (impronte digitali) che rimangono solo sulla tessera consegnata al cittadino.
Attivazione della CIE
La CIE, per diventare un documento di identità digitale, deve essere attivata con un’applicazione per telefonia mobile oppure dal sito dedicato gestito dal Ministero dell’Interno. Se non attiviamo volontariamente la CIE questa sarà valida come documento di identità e per l’espatrio senza diventare un documento elettronico e non ci sarà, quindi, nessuna differenza con il vecchio formato cartaceo.
Per un ulteriore approfondimento rinviamo al post dedicato al tema:
https://t.me/difendersiora/778
Alessandro Fusillo
Per seguire l'avvocato Fusillo:
➡️ YOUTUBE https://youtube.com/@alessandrofusillo
➡️ TELEGRAM
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Cerchiamo di capire come funziona la CIE, cosa fare per evitare di farsela assegnare e come limitarne i danni.
Secondo l’art. 35 del DPR 445/2000 la carta d’identità non è un documento necessario. Può essere sostituita da altri documenti come il passaporto o la patente. Si può avere solo il passaporto e non la carta d'identità.
Come fare per evitare il rilascio della CIE
I Comuni sono obbligati a rilasciare il vecchio documento cartaceo nelle seguenti ipotesi:
– motivi di salute che impediscono al soggetto di recarsi presso gli uffici comunali;
– viaggio all’estero in data imminente;
– visita medica per accertamento invalidità in data vicina;
– partecipazione a concorsi pubblici in data imminente;
– consultazione elettorale.
Chi si trovi in una simile situazione può chiedere il rilascio del documento cartaceo a vista.
Quali sono i dati che la CIE deve contenere obbligatoriamente?
Ai sensi dell’art. 66, commi 3 e 4, del decreto legislativo 82/2005 (codice dell’amministrazione digitale) ci sono dati obbligatori e dati facoltativi che il richiedente può scegliere di non inserire nella CIE.
Dati obbligatori:
– i dati identificativi della persona, cioè nome, cognome, luogo e data di nascita
– il codice fiscale
Dati facoltativi, a richiesta dell’interessato:
– gruppo sanguigno,
– scelta se donare gli organi,
– dati biometrici primari (immagine del volto) e secondari (impronte digitali) con esclusione, in ogni caso, del DNA,
– numeri di telefono,
– indirizzi di posta elettronica.
È possibile che l’incaricato del rilascio della CIE vi dica che ai sensi del decreto ministeriale dell’8 settembre 2022 o dell’art. 3 TULPS (RD 773/1931) è necessario il rilascio dei dati biometrici. È falso. La norma di legge che regola la CIE (art. 66, commi 3 e 4, del decreto legislativo 82/2005) prevede solo i dati obbligatori indicati sopra per cui è lecito RIFIUTARE IL CONSENSO al rilascio degli altri dati.
In altri casi i funzionari dei Comuni hanno fatto presente che secondo il Regolamento UE 2019/1157 il rilascio delle impronte digitali sarebbe obbligatorio. Non è così. Il Regolamento 2019/1157 si riferisce alle CIE per la circolazione nell’UE. Pertanto, in caso di rifiuto di rilascio delle impronte digitali il Comune rilascerà una carta d’identità non valida per l’espatrio. Inoltre, il Regolamento 2019/1157 prevede che i dati biometrici siano inseriti solo nella tessera consegnata al cittadino e che debbano essere cancellati dall’amministrazione entro 90 giorni dal rilascio della CIE.
Il Comune non può conservare i dati biometrici primari (immagine del volto) e secondari (impronte digitali) che rimangono solo sulla tessera consegnata al cittadino.
Attivazione della CIE
La CIE, per diventare un documento di identità digitale, deve essere attivata con un’applicazione per telefonia mobile oppure dal sito dedicato gestito dal Ministero dell’Interno. Se non attiviamo volontariamente la CIE questa sarà valida come documento di identità e per l’espatrio senza diventare un documento elettronico e non ci sarà, quindi, nessuna differenza con il vecchio formato cartaceo.
Per un ulteriore approfondimento rinviamo al post dedicato al tema:
https://t.me/difendersiora/778
Alessandro Fusillo
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Difendersi Ora - Avv. Fusillo
CARTA D'IDENTITA' E SPID
La carta d'identità elettronica è un ulteriore elemento della gabbia digitale nella quale il Leviatano statale ha inteso rinchiuderci. Vediamo come funziona, quali sono le strategie per ottenere la vecchia carta d'identità cartacea…
La carta d'identità elettronica è un ulteriore elemento della gabbia digitale nella quale il Leviatano statale ha inteso rinchiuderci. Vediamo come funziona, quali sono le strategie per ottenere la vecchia carta d'identità cartacea…
Forwarded from Giuseppe Salamone
Media is too big
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La puntata di ieri sera di Report sui crimini dello Stato terrorista di israele resterà nella storia. È bene che la vedano quante più persone possibili. Se fino ad adesso qualcuno poteva dire di non aver saputo o non aver visto, da questo momento in poi non c'è alcuna scusa. Chi si volta dall'altra parte nonostante chiunque abbia accesso alla verità, è totalmente complice!
T.me/GiuseppeSalamone
T.me/GiuseppeSalamone
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Eh sì, proprio un tipo scomodo, chissà che fine gli faranno fare. Ah, no: mi dicono che gliel'hanno già fatta fare....
Eh sì, ci metterò un bel po' di tempo a districarmi tra i tantissmi addetti della stampa igienica: Il Corriere della sera, La Repubblica, La Stampa, Il Mattino, Il Manifesto, Il Sole 24ore, Il Messaggero, La7, i professionisti dell'informazione di Mediaset e della Rai... credo che se contiamo tutti i professionisti della stampa igienica siamo ben oltre tre milioni in Europa.
Beh, potranno ritornare all'agricoltura visto che da lì devono essere arrivati.😄 😂
Beh, potranno ritornare all'agricoltura visto che da lì devono essere arrivati.
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