Forwarded from JONICATV
Un soldato israeliano del 424° battaglione Givati, attualmente a Jabalia, carica una fotografia che lo mostra mentre tortura i palestinesi rapiti nella Striscia di Gaza.
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Gaza, il video mostra l'esercito israeliano che impiega una ditta civile per continuare la distruzione delle case a Rafah, un processo iniziato circa cinque mesi fa, 80% di Gaza non esiste più è stato tutto distrutto.
Forwarded from Josef stern💪 informazioni libere.
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➡️Nuovo articolo | 22 agosto 2024
Crimini di guerra: distruzione delle strade palestinesi da parte dell'entità sionista
Tutti possono vederli, ci sono centinaia di crimini di guerra ogni giorno nella Palestina occupata, sia a Gaza, in Cisgiordania o a Gerusalemme, come potete vedere qui con questo carro armato che distrugge strade e infrastrutture civili essenziali! Curiosamente, i giornalisti sionisti corrotti e codardi in Francia non lo vedono e non lo condannano! Qual è il legame tra la Ramasse e la distruzione di questa strada? Assolutamente nessuno, non si è trattato altro che di distruzione e crimini di guerra dalla colonizzazione della Palestina da parte dell’entità genocida sionista.
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https://t.me/JosefSternInformazioniLibere
Crimini di guerra: distruzione delle strade palestinesi da parte dell'entità sionista
Tutti possono vederli, ci sono centinaia di crimini di guerra ogni giorno nella Palestina occupata, sia a Gaza, in Cisgiordania o a Gerusalemme, come potete vedere qui con questo carro armato che distrugge strade e infrastrutture civili essenziali! Curiosamente, i giornalisti sionisti corrotti e codardi in Francia non lo vedono e non lo condannano! Qual è il legame tra la Ramasse e la distruzione di questa strada? Assolutamente nessuno, non si è trattato altro che di distruzione e crimini di guerra dalla colonizzazione della Palestina da parte dell’entità genocida sionista.
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Il tempo è importante in un aeroporto, dove migliaia di persone corrono avanti e indietro per arrivare in tempo al proprio aereo. Per questo motivo la maggior parte degli aeroporti è piena di orologi. L'aeroporto di Schiphol, nei Paesi Bassi, non fa eccezione, ma offre una novità: un orologio gigante che sembra essere dipinto da un uomo in tempo reale, minuto per minuto. Il pittore è in realtà una registrazione della durata di 12 ore, che dà l'illusione convincente che all'interno dell'orologio traslucido ci sia un uomo, impegnato a lavorare mentre le lancette girano. Questo orologio creativo è l'ultima opera di Maarten Baas, noto artista e designer olandese che ha realizzato una serie di simili registrazioni di orologi dal vivo. L'orologio dell'aeroporto di Schiphol è stato creato da Baas nel 2016.
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L'aeroporto di Changi, che è stato eletto miglior aeroporto del mondo nel 2023, ha recentemente introdotto un'incredibile cascata digitale a LED alta 46 piedi.
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Forwarded from War Room - Russia, Ucraina, NATO
Ormai è abbastanza chiaro che i soldati nordcoreani sono presentati dalla stampa, specie quella ucraina e quella dell'anglosfera (ma pure i nostri si difendono bene, il Messaggero soprattutto) come l'intermezzo comico del conflitto, e come un ottimo mezzo per evitare di parlare per davvero della situazione al fronte, che non sta andando benissimo. Al di là del fatto che li si dà già per arrivati e già al fronte, nell'ordine: hanno disertato appena arrivati, sono passati a combattere nelle file ucraine, si sono portati scatolette di carne di cane e l'hanno distribuita ai russi, saranno pagati in riso, hanno sparato ai russi invece che agli ucraini, e vengono cannoneggiati a più non posso con perdite enormi (il Messaggero titola "è strage" citando il New York Times che, inutile a dirsi, non riporta niente del genere).
The Kyiv Independent
18 North Korean soldiers already deserted positions by Ukraine's border, intelligence sources tell Suspilne
According to Suspilne's sources, the North Korean soldiers deserted around 7 kilometers (4 miles) from the border with Ukraine.
Forwarded from Giorgio Bianchi Photojournalist
Buongiorno Giorgio! Un piccolo riassunto..
PENSIERO MAGICO VS REALTÀ
“Se continua la sua campagna del caos, alla fine Trump perderà” (Giuliano Ferrara, Foglio, 14.3).
“Fermi tutti: ‘Trump sta perdendo’. Parola di Karl Rove” (Foglio, 26.6).
“Di certo Harris si colloca sul solco di Franklin Delano Roosevelt, John Fitzgerald Kennedy, Bill Clinton e Barack Obama. Può motivare l’identità del Partito democratico e apparire capace di intercettare la parte di consenso che rimane inespresso nella mela tagliata a metà che sono gli Usa” (Walter Veltroni, Stampa, 25.7).
“Kamala Harris rivitalizza l’America: i giovani la sentono più vera e vicina. Vance flop per Trump, non gli porta consenso” (Nayyera Haq, ex consigliera di Obama, Stampa, 29.7).
“L’energia rock di Harris conquista Atlanta” (Repubblica, 1.8).
“Ho sognato anche questo: se ce l’ha fatta l’underdog della Garbatella, come può non farcela la ragazzaccia di Oakland?” (Massimo Giannini, Venerdì-Rep, 2.8).
“L’incubo Trump e Kamala Harris. Che potrebbe vincere, e pure alla grande” (Foglio, 5.8).
“Kamala vede il sorpasso su Trump” (Messaggero, 5.8).
“Kamala, rimonta ultimata. E adesso Trump è una furia” (Giornale, 11.8).
“Trump annaspa… Sembra un sogno diventato un incubo per The Donald disorientato dal cambiamento radicale della corsa… incapace di prendere le misure e contenere il tandem Harris-Walz”… Da leone ferito a leone in gabbia… Furibondo per il successo della sua avversaria… finisce per cadere nel ridicolo” (Massimo Gaggi, Corriere, 13.8).
“Profumo di Obama. Così la campagna elettorale di Kamala Harris sfrutta le strategie che portarono Barack alla Casa Bianca. Adesso ‘Kamala is Brat’. E poi le emoji, il cocco e la palma e la solita lista di celebrità progressiste” (Foglio, 17.8).
“Donald Trump si mostra come un uomo aggressivo e rancoroso, sul viale del tramonto” (Laura Boldrini, deputata Pd, 23.8).
“‘Freedom’ e ‘Sì, se puede’. Tra star e parole d’ordine la Kamala Night è un party” (Rep, 24.8).
“Kamala è molto più erede degli Obama che non di Hillary Clinton, che perse contro Trump” (Maurizio Molinari, Rep, 24.8).
“I dem conquistano il country: la musica del popolo di Trump adesso suona per Kamala. Alla Convention di Chicago stravolta la playlist dei fan. L’obiettivo è allargare la platea dei sostenitori: non più solo dance, rap e un po’ di rock” (Rep, 25.8).
“Del fattore K – che non è il kommunism ma Kamala Harris – nessuna traccia. L’entusiasmo che improvvisamente si è riacceso tra i democratici americani non ha minimamente contagiato i democratici italiani. Non risultano agli atti riflessioni particolari o discussioni sulla Grande Novità Americana che può spegnere l’interruttore trumpiano… Dalle parti della sinistra del Pd questo è un orientamento abbastanza radicato. Confina con il ‘pacifismo’ di Conte e del Fatto” (Mario Lavia, Linkiesta, 30.7).
“L’apertura di Tajani non va sprecata. Confrontiamoci in Aula. Il modello è Kamala Harris” (Roberto Speranza, Pd, Rep, 22.8).
“Anche Alain Delon taceva benissimo, ma con un certo disprezzo dell’umanità… Nessuno sa fare silenzio come Obama. Andate a riprendere quel momento in cui aspetta prima di dire ‘yes she can’ e aspetta di nuovo dopo averlo detto… Resta elastico sulle caviglie… sguaina un sorriso… tace ancora… fa così con la testa” (Concita De Gregorio, Rep, 22.8).
“Yes she can” (Stampa, 22.8).
“Dai dem Usa una lezione per noi: si vince se si è uniti” (Peppe Provenzano, responsabile esteri Pd, Rep, 23.8).
“Misteriosa o pragmatica: l’imprendibile Kamala sfida i tabù dell’America” (Riotta, Rep, 23.8).
“Essere demure per diventare brat: ragazzacce e signore si alleano per Kamala” (Simonetta Sciandivasci, Stampa, 26.8).
“‘Vincerà Kamala’: la certezza di Lichman, ‘veggente’ d’America. Dal 1984 un solo errore” (Corriere, 15.10).
“Harris, la candidata… anzi la presidente degli Stati Uniti, diciamocelo subito” (David Parenzo, Radio 24, 8.10).
“Le donne sfidano Trump. L’attrice Julia Roberts in prima fila” (Rep, 2.11).
Segue...
PENSIERO MAGICO VS REALTÀ
“Se continua la sua campagna del caos, alla fine Trump perderà” (Giuliano Ferrara, Foglio, 14.3).
“Fermi tutti: ‘Trump sta perdendo’. Parola di Karl Rove” (Foglio, 26.6).
“Di certo Harris si colloca sul solco di Franklin Delano Roosevelt, John Fitzgerald Kennedy, Bill Clinton e Barack Obama. Può motivare l’identità del Partito democratico e apparire capace di intercettare la parte di consenso che rimane inespresso nella mela tagliata a metà che sono gli Usa” (Walter Veltroni, Stampa, 25.7).
“Kamala Harris rivitalizza l’America: i giovani la sentono più vera e vicina. Vance flop per Trump, non gli porta consenso” (Nayyera Haq, ex consigliera di Obama, Stampa, 29.7).
“L’energia rock di Harris conquista Atlanta” (Repubblica, 1.8).
“Ho sognato anche questo: se ce l’ha fatta l’underdog della Garbatella, come può non farcela la ragazzaccia di Oakland?” (Massimo Giannini, Venerdì-Rep, 2.8).
“L’incubo Trump e Kamala Harris. Che potrebbe vincere, e pure alla grande” (Foglio, 5.8).
“Kamala vede il sorpasso su Trump” (Messaggero, 5.8).
“Kamala, rimonta ultimata. E adesso Trump è una furia” (Giornale, 11.8).
“Trump annaspa… Sembra un sogno diventato un incubo per The Donald disorientato dal cambiamento radicale della corsa… incapace di prendere le misure e contenere il tandem Harris-Walz”… Da leone ferito a leone in gabbia… Furibondo per il successo della sua avversaria… finisce per cadere nel ridicolo” (Massimo Gaggi, Corriere, 13.8).
“Profumo di Obama. Così la campagna elettorale di Kamala Harris sfrutta le strategie che portarono Barack alla Casa Bianca. Adesso ‘Kamala is Brat’. E poi le emoji, il cocco e la palma e la solita lista di celebrità progressiste” (Foglio, 17.8).
“Donald Trump si mostra come un uomo aggressivo e rancoroso, sul viale del tramonto” (Laura Boldrini, deputata Pd, 23.8).
“‘Freedom’ e ‘Sì, se puede’. Tra star e parole d’ordine la Kamala Night è un party” (Rep, 24.8).
“Kamala è molto più erede degli Obama che non di Hillary Clinton, che perse contro Trump” (Maurizio Molinari, Rep, 24.8).
“I dem conquistano il country: la musica del popolo di Trump adesso suona per Kamala. Alla Convention di Chicago stravolta la playlist dei fan. L’obiettivo è allargare la platea dei sostenitori: non più solo dance, rap e un po’ di rock” (Rep, 25.8).
“Del fattore K – che non è il kommunism ma Kamala Harris – nessuna traccia. L’entusiasmo che improvvisamente si è riacceso tra i democratici americani non ha minimamente contagiato i democratici italiani. Non risultano agli atti riflessioni particolari o discussioni sulla Grande Novità Americana che può spegnere l’interruttore trumpiano… Dalle parti della sinistra del Pd questo è un orientamento abbastanza radicato. Confina con il ‘pacifismo’ di Conte e del Fatto” (Mario Lavia, Linkiesta, 30.7).
“L’apertura di Tajani non va sprecata. Confrontiamoci in Aula. Il modello è Kamala Harris” (Roberto Speranza, Pd, Rep, 22.8).
“Anche Alain Delon taceva benissimo, ma con un certo disprezzo dell’umanità… Nessuno sa fare silenzio come Obama. Andate a riprendere quel momento in cui aspetta prima di dire ‘yes she can’ e aspetta di nuovo dopo averlo detto… Resta elastico sulle caviglie… sguaina un sorriso… tace ancora… fa così con la testa” (Concita De Gregorio, Rep, 22.8).
“Yes she can” (Stampa, 22.8).
“Dai dem Usa una lezione per noi: si vince se si è uniti” (Peppe Provenzano, responsabile esteri Pd, Rep, 23.8).
“Misteriosa o pragmatica: l’imprendibile Kamala sfida i tabù dell’America” (Riotta, Rep, 23.8).
“Essere demure per diventare brat: ragazzacce e signore si alleano per Kamala” (Simonetta Sciandivasci, Stampa, 26.8).
“‘Vincerà Kamala’: la certezza di Lichman, ‘veggente’ d’America. Dal 1984 un solo errore” (Corriere, 15.10).
“Harris, la candidata… anzi la presidente degli Stati Uniti, diciamocelo subito” (David Parenzo, Radio 24, 8.10).
“Le donne sfidano Trump. L’attrice Julia Roberts in prima fila” (Rep, 2.11).
Segue...
Forwarded from Giorgio Bianchi Photojournalist
“A 96 ore dal voto Kamala Harris vede la possibilità di una rincorsa in extremis capace di farla diventare la prima donna a sedersi nello Studio Ovale. A rovesciare la situazione sono i dati sul voto per posta… ben il 55% sono donne… Il fattore entusiasmo… sta favorendo lei, come Obama nel 2008” (Molinari, Rep, 1.11).
“Gli ultimi sondaggi rilanciano Harris. Report clamoroso sull’Iowa: dem in vantaggio di 3 punti” (Domani, 4.11).
“Tutto è possibile, ma io penso che vincerà Kamala Harris” (Antonio Di Bella, 4.11).
“Trump scommette sulla sua sconfitta. Perciò è pericoloso” (Mattia Ferraresi, Domani, 5.11).
“Sulla scalinata di Rocky, Harris torna in testa. L’ultimo sondaggio dà alla dem un vantaggio di 4 punti” (Rep, 5.11).
“La sorpresa che può spiazzare Trump si chiama alta affluenza delle donne. Il tycoon partiva in vantaggio sull’economia, ma ora stenta” (Bill Emmott, Stampa, 5.11).
Pensa se non stentava ...
Tramite Martina Mealli
🔴 Per ricevere tutti gli aggiornamenti segui Giorgio Bianchi Photojournalist
“Gli ultimi sondaggi rilanciano Harris. Report clamoroso sull’Iowa: dem in vantaggio di 3 punti” (Domani, 4.11).
“Tutto è possibile, ma io penso che vincerà Kamala Harris” (Antonio Di Bella, 4.11).
“Trump scommette sulla sua sconfitta. Perciò è pericoloso” (Mattia Ferraresi, Domani, 5.11).
“Sulla scalinata di Rocky, Harris torna in testa. L’ultimo sondaggio dà alla dem un vantaggio di 4 punti” (Rep, 5.11).
“La sorpresa che può spiazzare Trump si chiama alta affluenza delle donne. Il tycoon partiva in vantaggio sull’economia, ma ora stenta” (Bill Emmott, Stampa, 5.11).
Pensa se non stentava ...
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Forwarded from Giuseppe Salamone
Nuova legge della Knesset classifica come "terrorismo" l’espressione di identità palestinese.
La Knesset ha approvato una controversa legge che colpisce direttamente le scuole palestinesi nella Gerusalemme Est occupata e quelle gestite da palestinesi all’interno di israele, aprendo la strada alla persecuzione e licenziamento degli insegnanti palestinesi.
Questa legge stabilisce che:
- Qualsiasi espressione di identità palestinese è ora considerata atto di "terrorismo";
- Ogni forma di sostegno alle aspirazioni palestinesi è trattata allo stesso modo;
- Simboli nazionali e qualsiasi manifestazione di solidarietà alla cultura palestinese sono inclusi nella definizione di terrorismo;
- Le scuole considerate "annesse illegalmente" sono particolarmente sotto osservazione;
- Gli insegnanti con posizioni pro-palestinesi nelle scuole, specialmente quelle situate a Gerusalemme Est occupata, rischiano il licenziamento immediato e senza preavviso.
Questa nuova legislazione, che si presenta come un giro di vite sull'identità palestinese, è stata fortemente criticata dall'Associazione per i diritti civili in israele, la quale avverte che potrebbe portare a una repressione su larga scala e a una pressione crescente sull'intero sistema educativo palestinese. Gli insegnanti, in particolare, potrebbero subire ritorsioni semplicemente per aver espresso solidarietà o insegnato elementi culturali palestinesi.
Con l’attuazione di questa legge, molti temono che le istituzioni educative palestinesi siano costrette ad operare sotto minacce costanti, mettendo a rischio la libertà di espressione e l’identità culturale della comunità palestinese.
Esattamente come i nazisti!
T.me/GiuseppeSalamone
La Knesset ha approvato una controversa legge che colpisce direttamente le scuole palestinesi nella Gerusalemme Est occupata e quelle gestite da palestinesi all’interno di israele, aprendo la strada alla persecuzione e licenziamento degli insegnanti palestinesi.
Questa legge stabilisce che:
- Qualsiasi espressione di identità palestinese è ora considerata atto di "terrorismo";
- Ogni forma di sostegno alle aspirazioni palestinesi è trattata allo stesso modo;
- Simboli nazionali e qualsiasi manifestazione di solidarietà alla cultura palestinese sono inclusi nella definizione di terrorismo;
- Le scuole considerate "annesse illegalmente" sono particolarmente sotto osservazione;
- Gli insegnanti con posizioni pro-palestinesi nelle scuole, specialmente quelle situate a Gerusalemme Est occupata, rischiano il licenziamento immediato e senza preavviso.
Questa nuova legislazione, che si presenta come un giro di vite sull'identità palestinese, è stata fortemente criticata dall'Associazione per i diritti civili in israele, la quale avverte che potrebbe portare a una repressione su larga scala e a una pressione crescente sull'intero sistema educativo palestinese. Gli insegnanti, in particolare, potrebbero subire ritorsioni semplicemente per aver espresso solidarietà o insegnato elementi culturali palestinesi.
Con l’attuazione di questa legge, molti temono che le istituzioni educative palestinesi siano costrette ad operare sotto minacce costanti, mettendo a rischio la libertà di espressione e l’identità culturale della comunità palestinese.
Esattamente come i nazisti!
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Forwarded from VQB Channel (Stefano Delacroix)
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OGNUNO HA CIÒ CHE SI MERITA
Anche ad #Amsterdam i #tifosi_israeliani strappano la bandiera palestinese e gridano slogan osceni sulla #Palestina. Questo oltre ai fuochi d'artificio e alle urla durante il minuto di silenzio per le vittime dell'alluvione allo stadio.
Dopo di che sono iniziati i #pogrom.
Mi chiedo solo: che tipo di reazione si aspettavano?
#ThisIsNotForMe
#NonInMioNome
Per capire cosa succede nel mondo segui: t.me/VQBChannel
OGNUNO HA CIÒ CHE SI MERITA
Anche ad #Amsterdam i #tifosi_israeliani strappano la bandiera palestinese e gridano slogan osceni sulla #Palestina. Questo oltre ai fuochi d'artificio e alle urla durante il minuto di silenzio per le vittime dell'alluvione allo stadio.
Dopo di che sono iniziati i #pogrom.
Mi chiedo solo: che tipo di reazione si aspettavano?
#ThisIsNotForMe
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VI SEMBRANO FORSE DELLE "POVERE" VITTIME?
I #tifosi_israeliani sono stati visti togliere le #bandiere_palestinesi nelle strade di #Amsterdam prima della partita.
#ThisIsNotForMe
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Forwarded from ChildResQue Ita Channel
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💥IL GENERALE MICHAEL FLYNN SVELA CIÓ CHE FARRÁ CROLLARE IL NWO💥
Stop al traffico di bambini e di esseri umani, chi é coinvolto, é noto da anni ed ora...
Il presidente Trump sta pianificando di lanciare una task force federale che prenderà di mira le gigantesche reti di traffico di esseri umani controllate dal sistema #democratico/#ONU
#News_USA|#Stop_Child_trafficking|#Stop_Human_trafficking|#Stop_Child_abuse
Se non combatti la #pedofilia, sei parte del problema.
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💥IL GENERALE MICHAEL FLYNN SVELA CIÓ CHE FARRÁ CROLLARE IL NWO💥
Stop al traffico di bambini e di esseri umani, chi é coinvolto, é noto da anni ed ora...
Il presidente Trump sta pianificando di lanciare una task force federale che prenderà di mira le gigantesche reti di traffico di esseri umani controllate dal sistema #democratico/#ONU
#News_USA|#Stop_Child_trafficking|#Stop_Human_trafficking|#Stop_Child_abuse
Se non combatti la #pedofilia, sei parte del problema.
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Forwarded from Le Frasi di Osho