Gruppo I AM
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Per una visione sulla realtà a 360 gradi e per ricordare che ridefinire il Sé non ha nulla a che vedere con il miglioramento personale
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Forwarded from GIULAMASCHERA- Il Risveglio  (Andrea)
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Non dimenticate che esistono e sono tra noi. Non dimenticate soprattutto i 1.387 likes.

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No, vabbe', non sanno più che inventarsi, proprio senza dignità.
Forwarded from Cesare Sacchetti (Caesar Sacchetti)
Dunque siamo arrivati a questo. Definire la madre di Leonardo "profuga" per provare a veicolare il messaggio che su quei barconi pieni di immigrati clandestini e di scarti delle patrie galere africane ci sia un qualche novello Leonardo. La centrale di indecente propaganda del liberalismo fa impallidire qualsiasi regime totalitario del secolo scorso.
Forwarded from GIULAMASCHERA- Il Risveglio  (Tiziana)
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🎸🎸🎸🎸🎸🎼🎼🎼🎼🎼
Quando uscirono queste tre prossime canzoni, alcuni di noi avevamo i calzoncini corti, mentre molti erano appena nati e queste canzoni hanno fatto storia e sono sempreverdi.
Media is too big
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Scorpions - Wind of change
1991
Media is too big
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Judas Priest - United
1980
Eh sì, una volta si usava la 50 lire per rappresentare questa cosa. 😒😒😒😒
Forwarded from GIULAMASCHERA- Il Risveglio  (Tiziana)
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Forwarded from La civetta bianca
HANNO TROVATO IL NOME ALLA SINDROME PROVOCATA DALLA INGESTIONE DI PLASTICA: LA PLASTICOSI
Un nuovo studio dimostra che la specie umana ingerisce fino a una carta di credito di plastica ogni settimana, con conseguenze preoccupanti per l'equilibrio della salute.

La plastica è presente nell'acqua che beviamo, nei nostri cibi e nelle nostre case. A casa, potremmo respirare microplastiche a livelli centinaia di volte più alti di quelli previsti in precedenza. I giovani, in particolare, sono a rischio di esposizione, poiché masticano giocattoli di plastica e strisciano su tappeti fatti di fibre sintetiche che intrappolano polveri e particelle di microplastiche. Attraverso l'analisi di campioni di feci, è stato riscontrato che i bambini hanno fino a 15 volte più microplastiche nel loro corpo rispetto agli adulti.

Una ricerca portata avanti da un team internazionale di scienziati britannici ed australiani ha così dato un nome alle conseguenze dell'ingerimento di plastica: plasticosi. Gli studiosi si sono concentrati sull'esperimento condotto sui pulcini di beccaccia, ma le conseguenze sono ben visibili anche sugli umani. Secondo le stime, ogni settimana noi consumiamo una quantità di plastica pari a quella di una carta di credito, con conseguenze preoccupanti.

I risultati della ricerca hanno evidenziato una cicatrice nello stomaco dei volatili, che impedisce loro la digestione e può portare a una crescita ristretta e, in casi peggiori, alla morte. Inorganici come la pomice, ingeriti dagli stessi animali, non hanno dato luogo allo stesso tipo di danno, sottolineando così le proprietà patologiche uniche della plastica.

La presenza di microplastiche nell'ambiente è in costante aumento, suscitando non poche preoccupazioni (non certo nell'uomo comune, che dorme in piedi) poiché possono veicolare sostanze chimiche come PFAS, BPA e ftalati, con conseguenze dirette ad es. sulla fertilità globale che stiamo vivendo negli ultimi decenni. I ricercatori hanno poi rilevato la plasticosi nella milza e nei reni di alcuni animali, associandola ai sintomi precedentemente descritti.

Sebbene questa nuova ricerca si concentri solo sugli stomaci degli uccelli marini, ci sono chiari indici che la plasticosi non sia limitata ai tessuti digestivi degli uccelli. La fibrosi è piuttosto la risposta comune di molti altri tessuti in molti altri esseri viventi all'infiammazione cronica prodotta dalle micro particelle di plastica. Sono state rinvenute microplastiche profonde nel tessuto polmonare, epatico, renale e splenico umano, persino nella placenta di donne in gravidanza, ed è risaputo che attraversano la barriera emato-encefalica.

Se la sua ubiquità è la caratteristica definitiva dell'inquinamento da plastica oggi, qualcosina potresti pensare di farla, anche se non puoi liberartene del tutto.

📌 Riduci la tua dipendenza dalla plastica in ogni aspetto della tua vita, compresi i contenitori e l'abbigliamento;

📌 Filtra l'acqua;

📌 Abbandona il cibo ipertrasformato da GDO;

📌 Acquista cibi locali prodotti in maniera tradizionale ogni volta che ti sia possibile;

📌 Inizia a produrre qualcosa in casa.

C'è un però.

La sensibilità personale, diversamente da quanto ci raccontano certi imbecilli, non può risolvere un problema generato dalla follia statalista: hanno permesso l'introduzione sul mercato di questi materiali, così come ne hanno permesso un consumo ed una distribuzione totalmente deregolamentati e non contingentati.

Il conto è sempre più salato ed oggi la soluzione non può che essere radicale ed arbitrata "dall'alto": questo per dire che il tuo consumo libero non è un atto politico. La politica è quella cosa che si alza al mattino e vieta i veleni. Fine dei teatrini.

Vuoi la fonte della citazione sulla carta di credito? ECCOLA

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Forwarded from VQB Channel (꧁Alessia꧂)
#VelenoQB 𝕡𝕀℃ѕ⩜ʳţ 𝓥εˡᵉⓝOˢᵒ

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