Collegio Geometri Avellino news
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Avvisi e Comunicazioni Collegio e Presidente
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Ai fini dell’iscrizione in catasto di beni immobili come BCC gli stessi devono essere menzionati come tali nel regolamento di condominio (registrato e trascritto presso i competenti Uffici dell’Agenzia), con proprietà ripartita fra tutti i condomini secondo i diritti vantati sull’area o sulla superficie della particella su cui sorge l’edificio. Nella dichiarazione in catasto di detti beni immobili è evidenziata sia la loro peculiarità di beni comuni censibili, sia la connessione con le unità immobiliari a cui sono asserviti.
Trattandosi di beni dotati di autonomia funzionale e reddituale, sotto il profilo inventariale (identificazione, rappresentazione planimetrica, ecc.) ed estimale (attribuzione del classamento e determinazione della rendita castale) sono trattati in catasto alla stregua di tutte le altre unità immobiliari, differendo da queste ultime per l’assenza esplicita di intestati (c.d. partita speciale “0” – beni comuni censibili).
I BCNC sono beni comuni per destinazione ad alcune o a tutte le unità immobiliari del compendio immobiliare nel quale sono ubicati (ad esempio androne, scale, transiti, locale centrale termica, vano ascensore, cortile comune, ecc.), ovvero per la loro specifica funzione di utilizzazione indivisa (ad esempio una rampa al servizio di soli posti auto), che non presentano autonoma capacità reddituale. Tali porzioni, che per la loro natura non costituiscono unità immobiliari, non sono pertanto soggette alla “dichiarazione di unità immobiliare urbana” , ma vanno comunque rappresentate nell’elaborato planimetrico ed ivi contraddistinte da riferimenti catastali, e non possono avere una ditta intestataria formalmente iscritta in catasto (c.d. partita speciale “A” – beni comuni non censibili).
Il comma 3 dell’art. 3 del richiamato D.M. n. 28 del 1998, dispone altresì che, a meno di un’ordinaria autonoma suscettibilità reddituale, non costituiscono oggetto di inventariazione i seguenti immobili: a) manufatti con superficie coperta inferiore a 8 m2; b) serre adibite alla coltivazione e protezione delle piante sul suolo naturale; c) vasche per l’acquacoltura o di accumulo per l’irrigazione dei terreni; d) manufatti isolati privi di copertura; e) tettoie, porcili, pollai, casotti, concimaie, pozzi e simili, di altezza utile inferiore a 1,80 m, purché di volumetria inferiore a 150 m3; f) manufatti precari, privi di fondazione, non stabilmente infissi al suolo. Le opere di cui al comma 3, lettere a) ed e), nonché quelle di cui alla lettera c) rivestite con paramento murario, qualora siano accessori a servizio di una o più unità immobiliari ordinarie, sono oggetto di iscrizione in catasto contestualmente alle predette unità. Nell’esaminare gli immobili che possono rientrare in queste fattispecie, va prestata particolare attenzione non solo al dato dimensionale, alle caratteristiche costruttive, alla destinazione e alla precarietà del manufatto, ma occorre verificare prioritariamente l’aspetto fondamentale dell’ordinaria autonomia funzionale e reddituale.
👆👆👆👆 Apertura Piattaforma G.I.S.A. - Sicurezza e Prevenzione sui luoghi di lavoro si comunica che al momento la piattaforma non è sincronizzata con l’ispettorato del Lavoro ma solo con ASL, per cui all’ispettorato va inviato ancora la pec, oltre che alla prefettura per i soli lavori pubblici.
Forwarded from Antonio Santosuosso
Forwarded from Antonio Santosuosso
VISURE CATASTALI CON LA NUOVA PROCEDURA INFORMATICA DAL 1 OTTOBRE 2022

L’Agenzia delle Entrate ricorda che, a partire dal 1° ottobre 2022, per la presentazione telematica delle domande di voltura catastale dovrà essere utilizzato il nuovo software “Voltura 2.0-Telematica”, come stabilito dal Provvedimento dell’Agenzia stessa del 10 febbraio 2021.
Nel provvedimento e nel relativo allegato tecnico, in particolare, vengono illustrate le principali innovazioni introdotte con la nuova procedura informatica finalizzata alla predisposizione e alla presentazione, attraverso il canale telematico, delle domande di volture catastali. Il nuovo software “Voltura 2.0 – Telematica”, reso disponibile nell’ambiente informatico “Scrivania del Territorio”, è al momento riservato agli iscritti a categorie professionali abilitate e sostituirà progressivamente nell’utilizzo l’attuale procedura informatica “Voltura 1.1”, in concomitanza con l’attivazione del nuovo SIT, in ciascun Ufficio Provinciale – Territorio.