Cattedrale di Palermo
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- Si sono divisi tra loro le mie vesti
I soldati poi, quando ebbero crocifisso Gesù, presero le sue vesti, ne fecero quattro parti – una per ciascun soldato –, e la tunica. Ma quella tunica era senza cuciture, tessuta tutta d’un pezzo da cima a fondo. Perciò dissero tra loro: «Non stracciamola, ma tiriamo a sorte a chi tocca». Così si compiva la Scrittura, che dice: «Si sono divisi tra loro le mie vesti e sulla mia tunica hanno gettato la sorte». E i soldati fecero così.

- Ecco tuo figlio! Ecco tua madre!
Stavano presso la croce di Gesù sua madre, la sorella di sua madre, Maria madre di Clèopa e Maria di Màgdala. Gesù allora, vedendo la madre e accanto a lei il discepolo che egli amava, disse alla madre: «Donna, ecco tuo figlio!». Poi disse al discepolo: «Ecco tua madre!». E da quell’ora il discepolo l’accolse con sé.
Dopo questo, Gesù, sapendo che ormai tutto era compiuto, affinché si compisse la Scrittura, disse: «Ho sete». Vi era lì un vaso pieno di aceto; posero perciò una spugna, imbevuta di aceto, in cima a una canna e gliela accostarono alla bocca. Dopo aver preso l’aceto, Gesù disse: «È compiuto!». E, chinato il capo, consegnò lo spirito.

(Qui si genuflette e di fa una breve pausa)

- E subito ne uscì sangue e acqua
Era il giorno della Parascève e i Giudei, perché i corpi non rimanessero sulla croce durante il sabato – era infatti un giorno solenne quel sabato –, chiesero a Pilato che fossero spezzate loro le gambe e fossero portati via. Vennero dunque i soldati e spezzarono le gambe all’uno e all’altro che erano stati crocifissi insieme con lui. Venuti però da Gesù, vedendo che era già morto, non gli spezzarono le gambe, ma uno dei soldati con una lancia gli colpì il fianco, e subito ne uscì sangue e acqua. Chi ha visto ne dà testimonianza e la sua testimonianza è vera; egli sa che dice il vero, perché anche voi crediate. Questo infatti avvenne perché si compisse la Scrittura: «Non gli sarà spezzato alcun osso». E un altro passo della Scrittura dice ancora: «Volgeranno lo sguardo a colui che hanno trafitto».

- Presero il corpo di Gesù e lo avvolsero con teli insieme ad aromi
Dopo questi fatti Giuseppe di Arimatèa, che era discepolo di Gesù, ma di nascosto, per timore dei Giudei, chiese a Pilato di prendere il corpo di Gesù. Pilato lo concesse. Allora egli andò e prese il corpo di Gesù. Vi andò anche Nicodèmo – quello che in precedenza era andato da lui di notte – e portò circa trenta chili di una mistura di mirra e di áloe. Essi presero allora il corpo di Gesù e lo avvolsero con teli, insieme ad aromi, come usano fare i Giudei per preparare la sepoltura. Ora, nel luogo dove era stato crocifisso, vi era un giardino e nel giardino un sepolcro nuovo, nel quale nessuno era stato ancora posto. Là dunque, poiché era il giorno della Parascève dei Giudei e dato che il sepolcro era vicino, posero Gesù.

Parola del Signore
Domenica 20 aprile - Pasqua di Risurrezione

+ Dal Vangelo secondo Giovanni (Gv 20,1-9)

Egli doveva risuscitare dai morti.
Il primo giorno della settimana, Maria di Màgdala si recò al sepolcro di mattino, quando era ancora buio, e vide che la pietra era stata tolta dal sepolcro.
Corse allora e andò da Simon Pietro e dall’altro discepolo, quello che Gesù amava, e disse loro: «Hanno portato via il Signore dal sepolcro e non sappiamo dove l’hanno posto!».
Pietro allora uscì insieme all’altro discepolo e si recarono al sepolcro. Correvano insieme tutti e due, ma l’altro discepolo corse più veloce di Pietro e giunse per primo al sepolcro. Si chinò, vide i teli posati là, ma non entrò.
Giunse intanto anche Simon Pietro, che lo seguiva, ed entrò nel sepolcro e osservò i teli posati là, e il sudario – che era stato sul suo capo – non posato là con i teli, ma avvolto in un luogo a parte.
Allora entrò anche l’altro discepolo, che era giunto per primo al sepolcro, e vide e credette. Infatti non avevano ancora compreso la Scrittura, che cioè egli doveva risorgere dai morti.

Parola del Signore
Papa Francesco è morto.

L’annuncio è stato dato direttamente nel corso di una diretta da casa Santa Marta, convocata all’improvviso proprio per dare la notizia. La Sala Stampa della Santa sede ha comunicato così quanto accaduto: “Poco fa Sua Eminenza, il Card Farrell, ha annunciato con dolore la morte di Papa Francesco, con queste parole: ‘Carissimi fratelli e sorelle, con profondo dolore devo annunciare la morte di nostro Santo Padre Francesco. Alle ore 7:35 di questa mattina il Vescovo di Roma, Francesco, è tornato alla casa del Padre. La sua vita tutta intera è stata dedicata al servizio del Signore e della Sua chiesa. Ci ha insegnato a vivere i valori del Vangelo con fedeltà, coraggio ed amore universale, in modo particolare a favore dei più poveri e emarginati. Con immensa gratitudine per il suo esempio di vero discepolo del Signore Gesù, raccomandiamo l’anima di Papa Francesco all’infinito amore misericordioso di Dio Uno e Trino”
27 aprile 2025 - II DOMENICA DI PASQUA o della Divina Misericordia

+ Dal Vangelo secondo Giovanni (20,19 - 31)
La sera di quel giorno, il primo della settimana, mentre erano chiuse le porte del luogo dove si trovavano i discepoli per timore dei Giudei, venne Gesù, stette in mezzo e disse loro: «Pace a voi!». Detto questo, mostrò loro le mani e il fianco. E i discepoli gioirono al vedere il Signore.
Gesù disse loro di nuovo: «Pace a voi! Come il Padre ha mandato me, anche io mando voi». Detto questo, soffiò e disse loro: «Ricevete lo Spirito Santo. A coloro a cui perdonerete i peccati, saranno perdonati; a coloro a cui non perdonerete, non saranno perdonati».
Tommaso, uno dei Dodici, chiamato Dìdimo, non era con loro quando venne Gesù. Gli dicevano gli altri discepoli: «Abbiamo visto il Signore!». Ma egli disse loro: «Se non vedo nelle sue mani il segno dei chiodi e non metto il mio dito nel segno dei chiodi e non metto la mia mano nel suo fianco, io non credo».
Otto giorni dopo i discepoli erano di nuovo in casa e c’era con loro anche Tommaso. Venne Gesù, a porte chiuse, stette in mezzo e disse: «Pace a voi!». Poi disse a Tommaso: «Metti qui il tuo dito e guarda le mie mani; tendi la tua mano e mettila nel mio fianco; e non essere incredulo, ma credente!». Gli rispose Tommaso: «Mio Signore e mio Dio!». Gesù gli disse: «Perché mi hai veduto, tu hai creduto; beati quelli che non hanno visto e hanno creduto!».
Gesù, in presenza dei suoi discepoli, fece molti altri segni che non sono stati scritti in questo libro. Ma questi sono stati scritti perché crediate che Gesù è il Cristo, il Figlio di Dio, e perché, credendo, abbiate la vita nel suo nome.

Parola del Signore

L'immagine che illustra il Vangelo di questa domenica è dettata dal sentimento di graditudine verso il Signore per averci "mandato" Papa Francesco.
RICOMINCIANO LE VISITE SERALI DI TETTI CATTEDRALE E MUSEO DIOCESANO:

Nel mese di maggio
SABATO 3-10-17-24-31

Da domani, riapertura serale per visitare Tetti e Area Monumentale della Cattedrale e Museo Diocesano Palermo, dalle 20.30 alle 00.00 ultimo ingresso: 23.30.

Info e costi: https://bit.ly/3cJzVla
Locandina: https://bit.ly/2UiRLVv

I tickets si possono acquistare il giorno della visita presso le biglietterie della Cattedrale e del Museo Diocesano, oppure online sul sito https://www.ticket-shop-cattedraledipalermo.it

I biglietti acquistati online potranno essere usati in qualsiasi giornata di apertura e non hanno scadenza fino all’utilizzo.

NON SERVE PRENOTARE


La visita del Complesso Monumentale della Cattedrale non e consentita a cardiopatici, a chi soffre di claustrofobia, vertigini, disabilita psicofisica ed attacchi di ansia; inoltre, si consiglia di indossare scarpe comode.

Contatti:
[email protected]
+39 329 3977513

App
iOS: https://apple.co/3Azrxy1
Android: https://bit.ly/3z6pvVb
4 maggio 2025 - III DOMENICA DI PASQUA

+ Dal Vangelo secondo Giovanni (21,1 - 19)
In quel tempo, Gesù si manifestò di nuovo ai discepoli sul mare di Tiberìade. E si manifestò così: si trovavano insieme Simon Pietro, Tommaso detto Dìdimo, Natanaèle di Cana di Galilea, i figli di Zebedèo e altri due discepoli. Disse loro Simon Pietro: «Io vado a pescare». Gli dissero: «Veniamo anche noi con te». Allora uscirono e salirono sulla barca; ma quella notte non presero nulla.
Quando già era l’alba, Gesù stette sulla riva, ma i discepoli non si erano accorti che era Gesù. Gesù disse loro: «Figlioli, non avete nulla da mangiare?». Gli risposero: «No». Allora egli disse loro: «Gettate la rete dalla parte destra della barca e troverete». La gettarono e non riuscivano più a tirarla su per la grande quantità di pesci. Allora quel discepolo che Gesù amava disse a Pietro: «È il Signore!». Simon Pietro, appena udì che era il Signore, si strinse la veste attorno ai fianchi, perché era svestito, e si gettò in mare. Gli altri discepoli invece vennero con la barca, trascinando la rete piena di pesci: non erano infatti lontani da terra se non un centinaio di metri.
Appena scesi a terra, videro un fuoco di brace con del pesce sopra, e del pane. Disse loro Gesù: «Portate un po’ del pesce che avete preso ora». Allora Simon Pietro salì nella barca e trasse a terra la rete piena di centocinquantatré grossi pesci. E benché fossero tanti, la rete non si squarciò. Gesù disse loro: «Venite a mangiare». E nessuno dei discepoli osava domandargli: «Chi sei?», perché sapevano bene che era il Signore. Gesù si avvicinò, prese il pane e lo diede loro, e così pure il pesce. Era la terza volta che Gesù si manifestava ai discepoli, dopo essere risorto dai morti.
Quand’ebbero mangiato, Gesù disse a Simon Pietro: «Simone, figlio di Giovanni, mi ami più di costoro?». Gli rispose: «Certo, Signore, tu lo sai che ti voglio bene». Gli disse: «Pasci i miei agnelli». Gli disse di nuovo, per la seconda volta: «Simone, figlio di Giovanni, mi ami?». Gli rispose: «Certo, Signore, tu lo sai che ti voglio bene». Gli disse: «Pascola le mie pecore». Gli disse per la terza volta: «Simone, figlio di Giovanni, mi vuoi bene?». Pietro rimase addolorato che per la terza volta gli domandasse: «Mi vuoi bene?», e gli disse: «Signore, tu conosci tutto; tu sai che ti voglio bene». Gli rispose Gesù: «Pasci le mie pecore. In verità, in verità io ti dico: quando eri più giovane ti vestivi da solo e andavi dove volevi; ma quando sarai vecchio tenderai le tue mani, e un altro ti vestirà e ti porterà dove tu non vuoi». Questo disse per indicare con quale morte egli avrebbe glorificato Dio. E, detto questo, aggiunse: «Seguimi».

Parola del Signore
Ticket presso le biglietterie della Cattedrale e del Museo Diocesano, oppure online su https://www.ticket-shop-cattedraledipalermo.it.
I biglietti acquistati online potranno essere usati in qualsiasi giornata di apertura e non hanno scadenza fino all’utilizzo.

NON SERVE PRENOTAZIONE

Fanno parte dell'Area Monumentale:
- Tetti
- Tesoro, con la corona di Costanza d’Aragona;
- Cripta, che custodisce le tombe degli Arcivescovi di Palermo;
- Tombe reali di Enrico VI, Costanza d’Altavilla, Costanza I d’Aragona, Federico II, Ruggero II, Guglielmo d’Aragona;
- Sotterranei

Nelle 27 sale del Museo Diocesano trovate circa 300 opere tra pitture, sculture e arti decorative dal XII al XIX secolo.

La visita del Complesso Monumentale della Cattedrale non e consentita a cardiopatici, a chi soffre di claustrofobia, vertigini, disabilita psicofisica ed attacchi di ansia; inoltre, si consiglia di indossare scarpe comode.

Contatti:
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+39 329 3977513
SABATO 10 MAGGIO SPLENDIDA VISITA SERALE DI TETTI CATTEDRALE E MUSEO DIOCESANO

Sabato sera, dalle 20.30 alle 00.00 (ultimo ingresso: 23.30) sara possibile visitare l'Area Monumentale della Cattedrale con le sue bellezze storiche, architettoniche ed artistiche, ed ammirare la splendida Palermo dall'alto dei Tetti.
Al Museo Diocesano Palermo e le Stanze dei Vescovi sono esposte pitture sculture ed arti decorative.

Info e costi: https://bit.ly/3cJzVla
Locandina: https://bit.ly/2UiRLVv
Grazie Signore per averci donato PAPA LEONE XIV!

“La pace sia con tutti voi. Fratelli e sorelle carissimi, questo è il primo saluto del Cristo risorto, il Buon pastore che ha dato la vita per il gregge di Dio. Anche io vorrei che questo saluto di pace entrasse nel vostro cuore, raggiungesse le vostre famiglie e tutte le persone della Terra. La pace sia con voi”. Sono le prime parole di papa Leone XIV.
11 maggio 2025 - IV DOMENICA DI PASQUA

+ Dal Vangelo secondo Giovanni (10,27-30)

In quel tempo, Gesù disse: «Le mie pecore ascoltano la mia voce e io le conosco ed esse mi seguono.
Io do loro la vita eterna e non andranno perdute in eterno e nessuno le strapperà dalla mia mano.
Il Padre mio, che me le ha date, è più grande di tutti e nessuno può strapparle dalla mano del Padre. Io e il Padre siamo una cosa sola».

Parola del Signore
Nell'Area Monumentale della Cattedrale si possono visitare:
- Tetti
- Tesoro, con la corona di Costanza d’Aragona;
- Cripta, che custodisce le tombe degli Arcivescovi di Palermo;
- Tombe reali di Enrico VI, Costanza d’Altavilla, Costanza I d’Aragona, Federico II, Ruggero II, Guglielmo d’Aragona;
- Cappella dei Beneficiali.

Nelle 27 sale del Museo Diocesano sono esposte circa 300 opere tra pitture, sculture e arti decorative dal XII al XIX secolo.

La visita del Complesso Monumentale della Cattedrale non e consentita a cardiopatici, a chi soffre di claustrofobia, vertigini, disabilita psicofisica ed attacchi di ansia; inoltre, si consiglia di indossare scarpe comode.

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VISITA SERALE IN CATTEDRALE E AL MUSEO DIOCESANO SABATO 17 MAGGIO

Sabato sera vi aspettiamo dalle 20.30 alle 00.00 (ultimo ingresso: 23.30) per visitare le bellezze monumentali, architettoniche ed artistiche dell'Area Monumentale ed ammirare le meraviglie paesaggistiche di Palermo dall'alto dei Tetti della Cattedrale.
Al Museo Diocesano Palermo e le Stanze dei Vescovi, pitture sculture ed arti decorative.

Info e costi: https://bit.ly/3cJzVla
Locandina: https://bit.ly/2UiRLVv

Ticket presso le biglietterie della Cattedrale e del Museo Diocesano, oppure online su https://www.ticket-shop-cattedraledipalermo.it.
I biglietti acquistati online potranno essere usati in qualsiasi giornata di apertura e non hanno scadenza fino all’utilizzo.

NON SERVE PRENOTAZIONE