Cattedrale di Palermo
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14 gennaio 2024 – II Domenica del Tempo Ordinario

+ Dal Vangelo secondo Giovanni (1, 35 – 42)

In quel tempo Giovanni stava con due dei suoi discepoli e, fissando lo sguardo su Gesù che passava, disse: «Ecco l’agnello di Dio!». E i suoi due discepoli, sentendolo parlare così, seguirono Gesù.
Gesù allora si voltò e, osservando che essi lo seguivano, disse loro: «Che cosa cercate?». Gli risposero: «Rabbì – che, tradotto, significa maestro –, dove dimori?». Disse loro: «Venite e vedrete». Andarono dunque e videro dove egli dimorava e quel giorno rimasero con lui; erano circa le quattro del pomeriggio.
Uno dei due che avevano udito le parole di Giovanni e lo avevano seguito, era Andrea, fratello di Simon Pietro. Egli incontrò per primo suo fratello Simone e gli disse: «Abbiamo trovato il Messia» – che si traduce Cristo – e lo condusse da Gesù. Fissando lo sguardo su di lui, Gesù disse: «Tu sei Simone, il figlio di Giovanni; sarai chiamato Cefa» – che significa Pietro.

Parola del Signore
AUGURI DON FILIPPO
Ieri 14 gennaio tutta la Comunità Parrocchiale si è stretta attorno al proprio Parroco, Mons. Filippo Sarullo, per ingraziare insieme a Lui il Signore per il trentesimo anniversario della sua Ordinazione Sacerdotale:

Padre santo,
origine e fonte di ogni bene,
tu hai arricchito la tua Chiesa
di una molteplicità di carismi e ministeri
per l'edificazione del corpo di Cristo.
Nel disegno della tua provvidenza
tu mi hai chiamato a servire il tuo popolo
come annunciatore del Vangelo,
e' dispensatore dei santi misteri.
Ravviva in me il dono dello Spirito,
che mi è stato trasmesso
mediante l'imposizione delle mani del vescovo,
perché nella totale adesione alla tua volontà
possa portare con gioia sempre più grande
il peso e la grazia della missione ricevuta
nell'imitazione di Cristo, sommo sacerdote.
Fa' di tutta la mia vita
un' offerta pura per il calice prezioso
che hai posto nelle mie mani,
per renderti grazie con l’assemblea dei fedeli
e magnificare con Maria, vergine e madre,
le meraviglie del tuo amore.
Per Cristo nostro Signore.

Amen

Tanti auguri caro Don Filippo,
Ringraziamo il Signore per averci fatto dono della tua guida, ti ringraziamo per la generosità con cui hai risposto alla Sua Chiamata alla Vocazione Sacerdotale, per il tuo servizio alla Chiesa, per tutto quello che fai per la nostra Comunità.
Ti siamo vicini con la preghiera e ti affidiamo alla protezione della Vergine Assunta, a cui è dedicata la nostra Parrocchia , ed alla nostra amata Santuzza, possiamo dire nostra parrocchiana, di cui quest’anno festeggiamo il 400° anniversario del rinvenimento del suo corpo.

La Comunità Parrocchiale
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21 gennaio 2024 – III Domenica del Tempo Ordinario

+ Dal Vangelo secondo Marco (1, 14 – 20)

Dopo che Giovanni fu arrestato, Gesù andò nella Galilea, proclamando il vangelo di Dio, e diceva: «Il tempo è compiuto e il regno di Dio è vicino; convertitevi e credete nel Vangelo».
Passando lungo il mare di Galilea, vide Simone e Andrea, fratello di Simone, mentre gettavano le reti in mare; erano infatti pescatori. Gesù disse loro: «Venite dietro a me, vi farò diventare pescatori di uomini». E subito lasciarono le reti e lo seguirono.
Andando un poco oltre, vide Giacomo, figlio di Zebedèo, e Giovanni suo fratello, mentre anch’essi nella barca riparavano le reti. E subito li chiamò. Ed essi lasciarono il loro padre Zebedèo nella barca con i garzoni e andarono dietro a lui.

Parola del Signore

Le statue di S. Giacomo e di San Giovanni figli di Zebedeo, riprodotte nella foto, sono opera di Antonello Gagini. Sono esposte nel presbiterio della Cattedrale e fanno parte della smembrata tribuna gaginiana.
𝐿’𝑎𝑑𝑜𝑟𝑎𝑧𝑖𝑜𝑛𝑒 𝑒̀ 𝑙𝑎 𝑝𝑟𝑖𝑚𝑎 𝑟𝑖𝑠𝑝𝑜𝑠𝑡𝑎 𝑐ℎ𝑒 𝑝𝑜𝑠𝑠𝑖𝑎𝑚𝑜 𝑜𝑓𝑓𝑟𝑖𝑟𝑒 𝑎𝑙𝑙’𝑎𝑚𝑜𝑟𝑒 𝑔𝑟𝑎𝑡𝑢𝑖𝑡𝑜, 𝑎𝑙𝑙’𝑎𝑚𝑜𝑟𝑒 𝑠𝑜𝑟𝑝𝑟𝑒𝑛𝑑𝑒𝑛𝑡𝑒 𝑑𝑖 𝐷𝑖𝑜. 𝐿𝑜 𝑠𝑡𝑢𝑝𝑜𝑟𝑒 𝑑𝑒𝑙𝑙’𝑎𝑑𝑜𝑟𝑎𝑧𝑖𝑜𝑛𝑒 𝑒̀ 𝑒𝑠𝑠𝑒𝑛𝑧𝑖𝑎𝑙𝑒 𝑛𝑒𝑙𝑙𝑎 𝐶ℎ𝑖𝑒𝑠𝑎, 𝑠𝑜𝑝𝑟𝑎𝑡𝑡𝑢𝑡𝑡𝑜 𝑖𝑛 𝑞𝑢𝑒𝑠𝑡𝑜 𝑚𝑜𝑚𝑒𝑛𝑡𝑜 𝑖𝑛 𝑐𝑢𝑖 𝑎𝑏𝑏𝑖𝑎𝑚𝑜 𝑝𝑒𝑟𝑠𝑜 𝑙’𝑎𝑏𝑖𝑡𝑢𝑑𝑖𝑛𝑒 𝑑𝑒𝑙𝑙’𝑎𝑑𝑜𝑟𝑎𝑧𝑖𝑜𝑛𝑒. 𝐴𝑑𝑜𝑟𝑎𝑟𝑒, 𝑖𝑛𝑓𝑎𝑡𝑡𝑖, 𝑠𝑖𝑔𝑛𝑖𝑓𝑖𝑐𝑎 𝑟𝑖𝑐𝑜𝑛𝑜𝑠𝑐𝑒𝑟𝑒 𝑛𝑒𝑙𝑙𝑎 𝑓𝑒𝑑𝑒 𝑐ℎ𝑒 𝑠𝑜𝑙𝑜 𝐷𝑖𝑜 𝑒̀ 𝑖𝑙 𝑆𝑖𝑔𝑛𝑜𝑟𝑒 𝑒 𝑐ℎ𝑒 𝑑𝑎𝑙𝑙𝑎 𝑡𝑒𝑛𝑒𝑟𝑒𝑧𝑧𝑎 𝑑𝑒𝑙 𝑠𝑢𝑜 𝑎𝑚𝑜𝑟𝑒 𝑑𝑖𝑝𝑒𝑛𝑑𝑜𝑛𝑜 𝑙𝑒 𝑛𝑜𝑠𝑡𝑟𝑒 𝑣𝑖𝑡𝑒, 𝑖𝑙 𝑐𝑎𝑚𝑚𝑖𝑛𝑜 𝑑𝑒𝑙𝑙𝑎 𝐶ℎ𝑖𝑒𝑠𝑎, 𝑙𝑒 𝑠𝑜𝑟𝑡𝑖 𝑑𝑒𝑙𝑙𝑎 𝑠𝑡𝑜𝑟𝑖𝑎. 𝐿𝑢𝑖 𝑒̀ 𝑖𝑙 𝑠𝑒𝑛𝑠𝑜 𝑑𝑒𝑙 𝑣𝑖𝑣𝑒𝑟𝑒. 𝑉𝑖𝑔𝑖𝑙𝑖𝑎𝑚𝑜, 𝑝𝑒𝑟𝑐ℎ𝑒́ 𝑛𝑜𝑛 𝑐𝑖 𝑠𝑢𝑐𝑐𝑒𝑑𝑎 𝑑𝑖 𝑚𝑒𝑡𝑡𝑒𝑟𝑒 𝑎𝑙 𝑐𝑒𝑛𝑡𝑟𝑜 𝑛𝑜𝑖 𝑖𝑛𝑣𝑒𝑐𝑒 𝑐ℎ𝑒 𝐿𝑢𝑖. 𝐸 𝑡𝑜𝑟𝑛𝑖𝑎𝑚𝑜 𝑎𝑙𝑙’𝑎𝑑𝑜𝑟𝑎𝑧𝑖𝑜𝑛𝑒. 𝐿𝑎 𝐶ℎ𝑖𝑒𝑠𝑎 𝑠𝑖𝑎 𝑎𝑑𝑜𝑟𝑎𝑡𝑟𝑖𝑐𝑒: 𝑖𝑛 𝑜𝑔𝑛𝑖 𝑑𝑖𝑜𝑐𝑒𝑠𝑖, 𝑖𝑛 𝑜𝑔𝑛𝑖 𝑝𝑎𝑟𝑟𝑜𝑐𝑐ℎ𝑖𝑎, 𝑖𝑛 𝑜𝑔𝑛𝑖 𝑐𝑜𝑚𝑢𝑛𝑖𝑡𝑎̀ 𝑠𝑖 𝑎𝑑𝑜𝑟𝑖 𝑖𝑙 𝑆𝑖𝑔𝑛𝑜𝑟𝑒! 𝑃𝑒𝑟𝑐ℎ𝑒́ 𝑠𝑜𝑙𝑜 𝑐𝑜𝑠𝑖̀ 𝑐𝑖 𝑟𝑖𝑣𝑜𝑙𝑔𝑒𝑟𝑒𝑚𝑜 𝑎 𝐺𝑒𝑠𝑢̀ 𝑒 𝑛𝑜𝑛 𝑎 𝑛𝑜𝑖 𝑠𝑡𝑒𝑠𝑠𝑖; 𝑝𝑒𝑟𝑐ℎ𝑒́ 𝑠𝑜𝑙𝑜 𝑎𝑡𝑡𝑟𝑎𝑣𝑒𝑟𝑠𝑜 𝑖𝑙 𝑠𝑖𝑙𝑒𝑛𝑧𝑖𝑜 𝑎𝑑𝑜𝑟𝑎𝑛𝑡𝑒 𝑙𝑎 𝑃𝑎𝑟𝑜𝑙𝑎 𝑑𝑖 𝐷𝑖𝑜 𝑎𝑏𝑖𝑡𝑒𝑟𝑎̀ 𝑙𝑒 𝑛𝑜𝑠𝑡𝑟𝑒 𝑝𝑎𝑟𝑜𝑙𝑒; 𝑝𝑒𝑟𝑐ℎ𝑒́ 𝑠𝑜𝑙𝑜 𝑑𝑎𝑣𝑎𝑛𝑡𝑖 𝑎 𝐿𝑢𝑖 𝑠𝑎𝑟𝑒𝑚𝑜 𝑝𝑢𝑟𝑖𝑓𝑖𝑐𝑎𝑡𝑖, 𝑡𝑟𝑎𝑠𝑓𝑜𝑟𝑚𝑎𝑡𝑖 𝑒 𝑟𝑖𝑛𝑛𝑜𝑣𝑎𝑡𝑖 𝑑𝑎𝑙 𝑓𝑢𝑜𝑐𝑜 𝑑𝑒𝑙 𝑠𝑢𝑜 𝑆𝑝𝑖𝑟𝑖𝑡𝑜. 𝐹𝑟𝑎𝑡𝑒𝑙𝑙𝑖 𝑒 𝑠𝑜𝑟𝑒𝑙𝑙𝑒, 𝑎𝑑𝑜𝑟𝑖𝑎𝑚𝑜 𝑖𝑙 𝑆𝑖𝑔𝑛𝑜𝑟𝑒 𝐺𝑒𝑠𝑢̀!

(𝐹𝘳𝑎𝘯𝑐𝘦𝑠𝘤𝑜, 𝘚. 𝑀𝘦𝑠𝘴𝑎 𝑎 𝑐𝘰𝑛𝘤𝑙𝘶𝑠𝘪𝑜𝘯𝑒 𝑑𝘦𝑙𝘭𝑎 𝑋𝘝𝐼 𝐴𝘴𝑠𝘦𝑚𝘣𝑙𝘦𝑎 𝐺𝘦𝑛𝘦𝑟𝘢𝑙𝘦 𝘖𝑟𝘥𝑖𝘯𝑎𝘳𝑖𝘢 𝘥𝑒𝘭 𝘚𝑖𝘯𝑜𝘥𝑜 𝑑𝘦𝑖 𝑉𝘦𝑠𝘤𝑜𝘷𝑖 29.10.2023)

𝐀𝐏𝐏𝐔𝐍𝐓𝐀𝐌𝐄𝐍𝐓𝐈 𝐌𝐄𝐍𝐒𝐈𝐋𝐈 𝐎𝐑𝐄 𝟐𝟏.𝟎𝟎

𝟐𝟎𝟐𝟒
𝑮𝙄𝑶𝙑𝑬𝘿𝑰̀ 25 𝙂𝑬𝙉𝑵𝘼𝑰𝙊
𝙑𝑬𝙉𝑬𝙍𝑫𝙄̀ 23 𝑭𝙀𝑩𝘽𝑹𝘼𝑰𝙊
𝙂𝑰𝙊𝑽𝙀𝑫𝙄̀ 21 𝑴𝘼𝑹𝙕𝑶
𝑽𝙀𝑵𝙀𝑹𝘿𝑰̀ 19 𝘼𝑷𝙍𝑰𝙇𝑬
𝑽𝙀𝑵𝙀𝑹𝘿𝑰̀ 24 𝙈𝑨𝙂𝑮𝙄𝑶
𝑽𝙀𝑵𝙀𝑹𝘿𝑰̀ 7 𝑮𝙄𝑼𝙂𝑵𝙊 𝙎𝒐𝙡𝒆𝙣𝒏𝙞𝒕𝙖̀ 𝙙𝒆𝙡 𝙎𝒂𝙘𝒓𝙖𝒕𝙞𝒔𝙨𝒊𝙢𝒐 𝑪𝙪𝒐𝙧𝒆 𝒅𝙞 𝙂𝒆𝙨𝒖̀

Locandina nella pagina https://bit.ly/3QWGdCv
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28 gennaio 2024 – IV Domenica del Tempo Ordinario

+ Dal Vangelo secondo Marco (1, 21 – 28)

In quel tempo, Gesù, entrato di sabato nella sinagoga, [a Cafàrnao,] insegnava. Ed erano stupiti del suo insegnamento: egli infatti insegnava loro come uno che ha autorità, e non come gli scribi.
Ed ecco, nella loro sinagoga vi era un uomo posseduto da uno spirito impuro e cominciò a gridare, dicendo: «Che vuoi da noi, Gesù Nazareno? Sei venuto a rovinarci? Io so chi tu sei: il santo di Dio!». E Gesù gli ordinò severamente: «Taci! Esci da lui!». E lo spirito impuro, straziandolo e gridando forte, uscì da lui.
Tutti furono presi da timore, tanto che si chiedevano a vicenda: «Che è mai questo? Un insegnamento nuovo, dato con autorità. Comanda persino agli spiriti impuri e gli obbediscono!».
La sua fama si diffuse subito dovunque, in tutta la regione della Galilea.

Parola del Signore
Nel contesto dell’Anno giubilare rosaliano, che ricorda il IV centenario del ritrovamento del corpo di Santa Rosalia, è iniziato, in questi giorni, presso il laboratorio del Museo Diocesano di Palermo, il restauro del quadro di Santa Rosalia, conservato nella Cappella a lei dedicata in Cattedrale. È l'iconografia che per i palermitani e i suoi devoti la rappresenta, tela dipinta tra la fine del XVIII e i primi del XIX secolo, dal pittore Giuseppe Velasco, autore anche di diverse tele conservate in Cattedrale. L’opera rappresenta la Santa con due elementi tipici della sua iconografia, la corona di rose e il giglio, fiori che fanno riferimento al suo nome, Rosa-lilium: la rosa indica il fiorire oltre le spine dopo una vita di stenti e di rinunce, il lilium, ossia il giglio, è segno della purezza e della verginità. Rosalia è come la donna che cerca l’amato, il Cristo, che nel Cantico dei Cantici dice: "Io sono la rosa di Saron, il giglio delle valli. Quale giglio tra le spine".

Al termine dei lavori inizierà il restauro del paliotto seicentesco, che raffigura la Santuzza in estasi come la si può ammirare nella statua della grotta del santuario di Montepellegrino, e delle tele, comprese di cornici, delle cappelle laterali.

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4 febbraio 2024 – V Domenica del Tempo Ordinario

+ Dal Vangelo secondo Marco (1, 29 – 39)
In quel tempo, Gesù, uscito dalla sinagoga, subito andò nella casa di Simone e Andrea, in compagnia di Giacomo e Giovanni. La suocera di Simone era a letto con la febbre e subito gli parlarono di lei. Egli si avvicinò e la fece alzare prendendola per mano; la febbre la lasciò ed ella li serviva.
Venuta la sera, dopo il tramonto del sole, gli portavano tutti i malati e gli indemoniati. Tutta la città era riunita davanti alla porta. Guarì molti che erano affetti da varie malattie e scacciò molti demòni; ma non permetteva ai demòni di parlare, perché lo conoscevano.
Al mattino presto si alzò quando ancora era buio e, uscito, si ritirò in un luogo deserto, e là pregava. Ma Simone e quelli che erano con lui si misero sulle sue tracce. Lo trovarono e gli dissero: «Tutti ti cercano!». Egli disse loro: «Andiamocene altrove, nei villaggi vicini, perché io predichi anche là; per questo infatti sono venuto!».
E andò per tutta la Galilea, predicando nelle loro sinagoghe e scacciando i demòni.

Parola del Signore
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11 febbraio 2024 – VI Domenica del Tempo Ordinario

Dal Vangelo secondo Marco (Mc 1,40-45)

In quel tempo, venne da Gesù un lebbroso, che lo supplicava in ginocchio e gli diceva: «Se vuoi, puoi purificarmi!». Ne ebbe compassione, tese la mano, lo toccò e gli disse: «Lo voglio, sii purificato!». E subito la lebbra scomparve da lui ed egli fu purificato.
E, ammonendolo severamente, lo cacciò via subito e gli disse: «Guarda di non dire niente a nessuno; va’, invece, a mostrarti al sacerdote e offri per la tua purificazione quello che Mosè ha prescritto, come testimonianza per loro».
Ma quello si allontanò e si mise a proclamare e a divulgare il fatto, tanto che Gesù non poteva più entrare pubblicamente in una città, ma rimaneva fuori, in luoghi deserti; e venivano a lui da ogni parte.

Parola del Signore
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VENERDÌ 16 FEBBRAIO LA CATTEDRALE CHIUDE PER MANUTENZIONE

Si comunica a fedeli e turisti, che venerdì 16 febbraio p.v., la Cattedrale chiuderà dopo la Santa Messa delle ore 7.30 e riaprirà alle ore 12.00 per MANUTENZIONE.

L’Area Monumentale resterà chiusa tutto il giorno.

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18 febbraio 2024 – I Domenica di Quaresima

Dal Vangelo secondo Marco (Mc 1,12-15)

In quel tempo, lo Spirito sospinse Gesù nel deserto e nel deserto rimase quaranta giorni, tentato da Satana. Stava con le bestie selvatiche e gli angeli lo servivano.
Dopo che Giovanni fu arrestato, Gesù andò nella Galilea, proclamando il vangelo di Dio, e diceva: «Il tempo è compiuto e il regno di Dio è vicino; convertitevi e credete nel Vangelo».

Parola del Signore

(nella foto particolare del Crocifisso d'avorio custodito nel tesoro della Cattedrale)